UFO in volo: I casi italiani

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    Il creatore di debbo

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    UFO & Piloti: I casi italiani

    I casi di UFO in volo o meglio conosciuti come "avvistamenti UFO ad alta quota", si riferiscono a quelle casistiche in cui gli UFO vengono avvistati e segnalati da piloti, sia civili che militari. Alcune volte è stato possibile registrare la presenza di uno o più UFO anche tramite strumentazione radar, sia di bordo che tramite la Torre di Controllo. Questi avvistamenti sono particolarmente attendibili, poiché provengono da testimoni che hanno un'elevata conoscenza dell'aeronautica, dei fenomeni atmosferisci, e sanno quindi bene la differenza che passa tra un aereo a un satellite, da palloni stratosferici a riflessi di luce creati dal sole, che possono giocare vere illusioni ottiche.

    In Italia si contano come minimo 539 segnalazioni di UFO in volo. La distribuzione di questi casi si può dividere in questo modo:

    Anni 30: 3 casi
    Anni 40: 24 casi
    Anni 50: 17 casi
    Anni 60: 16 casi
    Anni 70: 122 casi (lo si deve al fatto che il 1978 fu registrato un flap ossia un'ondata di avvistamenti UFO in tutta la penisola in particolare al centro-sud senza precedenti)
    Anni 80: 93 casi
    Anni 90: 101 casi
    Anni 2000: 163 casi

    Il numero ovviamente è approssimativo e si basa sull'aggiornamento del 2008, quindi è probabile che ora il numero sia aumentato. Le ricerche sono ancora in corso, sia degli anni precedenti, che ovviamente nell'anno attuale.

    I casi

    1936 - Le prime segnalazioni di Oggetti Volanti Non Identificati iniziarono ad essere segnalati dal 1936

    N - (346) - AGOSTO 1936 - MATTINA
    VENEZIA MESTRE
    TESTIMONE:
    AEROMOBILE:
    DESCRIZIONE - A seguito dell’avvistamento di
    un’aeronave sconosciuta si levano in volo due aerei
    da caccia della Regia Aeronautica, che non riescono
    però ad intercettare l’oggetto.

    A - (30) - 10/10/1936 - NOTTE
    CAPO TALAMONE
    TESTIMONE: CAPITANO PILOTA REGIA
    AERONAUTICA
    AEROMOBILE: IDRO S.62 BIS
    DESCRIZIONE - Mentre vola in formazione con altri
    tre aerei dello stesso tipo, il pilota osserva una fonte
    luminosa molto intensa, di diametro pari al doppio di
    quello della Luna piena. Velocità stimata attorno ai
    700 km/h.

    Anni 40

    Questi sono alcuni casi di Foo-Fighters avvistati da piloti italiani o sul territorio italiano. Ricordo che i Foo-Fighters furono un fenomeno aereo ad oggi rimasto sconosciuto, che iniziò a presentarsi durante la Seconda guerra Mondiale. I foo venivano avvistati da tutte gli schieramenti: italiani, americani, tedeschi, francesi, giapponesi. Le prime segnalazioni ci vengono già dal 1941, ma è probabilmente che questo fenomeno sia presente anche in anni precedenti. I foo erano oggetti di forma sferica, di modeste dimensioni, di colori vari: dal bianco, al rosso, all'arancione. Affiancavano gli aerei militari per un certo tragitto, per poi staccarsi dalla linea di volo e sparire. Non hanno mai mostrato comportamento ostile. Ad oggi la loro natura resta non identificata, anche se si ipotizzano varie nature per spiegarli: dai fulmini globulari, ad armi segrete progettate dai nazisti. Quest'ultima ipotesi non venne mai confermata, in oltre gli stessi tedeschi furono più volte protagonisti di strani incontri con i foo.

    A - (342) - 28/11/1942 - 22.40
    10-15 MIGLIA A SUD-OVEST DI TORINO
    TESTIMONE: EQUIPAGGIO (CAPT. LEVER)
    AEROMOBILE: AVRO LANCASTER (ROYAL AIR
    FORCE, 61 SQUADRON)
    DESCRIZIONE – Avvistato oggetto stimato in 200-
    300 piedi di lunghezza con spessore pari ad 1/5 o 1/
    6 della lunghezza. Velocità stimata in 500 miglia
    orarie. L’UFO ha quattro paia di luci rosse poste alla
    stessa distanza lungo la fusoliera. Le luci non
    sembrano scarichi di motori e l’oggetto si mantiene
    in volo livellato. L’oggetto viene visto due volte: la
    prima alle 22.40 a dieci-quindici miglia a sud-ovest
    di Torino, quando incrocia l’aereo (che è a 11.000
    piedi di quota) volando approssimativamente alla
    stessa altezza, la seconda quando il Lancaster è a
    14.000 piedi presso le Alpi, ed appare volare in una
    valle tra le montagne. Le luci si spengono
    improvvisamente e l’oggetto sparisce dalla vista.
    Particolare estremamente curioso, il comandante
    dell’aeromobile vede lo stesso oggetto in una
    successiva occasione, mentre è in volo a nord di
    Amsterdam. Entrambi gli avvistamenti sono riportati
    in un documento ufficiale della RAF siglato “segreto”.

    A - (280) - ?/6/1944 - NOTTE
    A SUD-OVEST DI FIRENZE
    TESTIMONI: MYRING, CORLETT
    AEROMOBILE: BEAUFIGHTER Mk.X (RAF)
    DESCRIZIONE - L’aereo viene tallonato per cinquedieci
    minuti da una luce rossa assai brillante, che si
    mantiene sempre ad una distanza costante da esso.
    Finalmente l’equipaggio riesce a sottrarsi
    all’inseguitore abbassandosi in una zona montuosa.

    A - (279) - ?/6/1944 - ?
    A NORD-EST DI BARI
    TESTIMONE: W. HUMPHREY + ALTRI PILOTI USA
    AEROMOBILE: P-38 LIGHTNING
    DESCRIZIONE - Durante un volo di addestramento,
    mentre si trovano ad una quota di circa 33.000 piedi,
    i piloti osservano a quota superiore (stimata in 50.000
    piedi) un oggetto rotondo, che scende fino a 40.000
    piedi restando in contatto con la formazione per circa
    tre minuti. Poi l’oggetto scompare in un paio di
    secondi, compiendo una repentina accelerata verso
    nord.

    A - (276) - 24/11/1944 - ?
    DALL’AUSTRIA ALL’ADRIATICO
    TESTIMONE: WILLIAM LEET + EQUIPAGGIO
    AEROMOBILE: B-17
    DESCRIZIONE - Caso iniziato sui cieli austriaci, poi
    proseguito sul territorio italiano fino all’Adriatico.
    L’aereo viene affiancato per 45-50 minuti da un
    oggetto luminoso giallo-arancione del diametro di tre
    metri, che si mantiene a non più di 40 metri dall’ala
    sinistra.

    A - (248) - 20/2/1945 - 20.30
    LA SPEZIA
    TESTIMONE: PILOTA
    AEROMOBILE: MOSQUITO N.F. Mk XXX USA
    DESCRIZIONE - Alle 20.30 viene avvistata una luce
    bianco-rossastra che emette getti accendersi e
    spegnersi a circa 6-8 miglia di distanza, vicino a La
    Spezia e dirigere a N-W a una quota di 10.000 piedi.
    Viene inseguita a una velocità di 280 miglia orarie
    per un minuto e mezzo. Si muove zigzagando e
    scompare. Alle 21.55, 10 miglia a sud di La Spezia
    ne viene inseguita un’altra che si dirige oltre La
    Spezia: scomparsa 10 o 15 miglia a nord della città
    senza che il caccia, volando a 300 miglia orarie,
    possa agganciarla. Alle 22.50, cinque miglia a sud
    di Pisa, viene avvistata (ad una quota di 10.000 piedi)
    una luce da una distanza di 10 miglia e inseguita per
    due minuti circa. Si dirige a nord e scompare
    (quest’ultimo intruso viene descritto come una luce
    lampeggiante alternativamente in maniera debole e
    brillante. Nessun contatto radar, né constatato alcun
    disturbo elettronico).

    A - (277) - ?/3/1945 - 02.00
    ITALIA NORD-ORIENTALE
    TESTIMONE: EQUIPAGGIO RAF
    AEROMOBILE: BOSTON
    DESCRIZIONE - Il pilota effettua manovre diversive
    per dieci minuti per evitare sei palle di fuoco di colore
    rosso, grandi tre volte la Luna. Il disimpegno avviene
    alla fine con rotta verso Trieste, a quota così bassa
    da toccare addirittura l’acqua per sottrarsi
    all’inseguimento degli oggetti sconosciuti.

    A - (265) - ?/3/1945 - 20.15
    AREA BERGAMO - GHEDI
    TESTIMONE: PILOTI USA (414° SQN CACCIA
    NOTTURNA)
    AEROMOBILE:
    DESCRIZIONE - Mentre l’aereo si trova in volo a
    1.500 piedi, i due testimoni osservano raffiche di
    mitragliatrice al suolo poi, subito dopo, appaiono due
    “palle di foo fire” proprio dietro al velivolo. Tre quarti
    d’ora dopo il fatto si ripete in un altro punto, tranne
    che invece di esaurirsi dopo tre o quattro minuti, una
    delle palle brucia come un proiettile, mentre l’altra
    continua a brillare. L’azione di artiglieria campale e i
    foo fire sono segnalati anche da altri equipaggi.

    Anni '50

    Da qui in poi si inizia già a parlare di "dischi volanti"

    E - (231) - 19/10/1950 - 09.30
    CIELO DI CORFU’
    TESTIMONE: EQUIPAGGIO (PILOTA DI
    NAZIONALITA’ ITALIANA)
    AEROMOBILE: DI LINEA EGIZIANO
    DESCRIZIONE - Avvistata una luce bianca a una
    distanza di 5 km dinanzi all’apparecchio, che si
    sposta a forte velocità. La luce viene poi meglio
    definita come un oggetto brillante, piatto e rotondo.
    L’oggetto vira improvvisamente, ma dopo 20-30
    secondi riprende la direzione originale. Per un altro
    minuto l’oggetto prosegue il suo volo, poi
    improvvisamente la sua luminosità viene meno ed
    al suo posto si delinea un oggetto nero di forma
    circolare che accelera la sua velocità scomparendo
    infine oltre la linea dell’orizzonte.

    B - (344) - 23/11/1957 - 18.40
    NAPOLI
    TESTIMONE: AL SUOLO
    AEROMOBILE:
    DESCRIZIONE – Un oggetto luminoso di colore
    argenteo e forma cilindrica solca il cielo di Napoli dal
    Vomero al Vesuvio alle 18.25 circa. Dopo un quarto
    d’ora l’oggetto, ora di colore rosso, appare
    nuovamente con direzione contraria. Incrocia un
    aereo, gli si affianca, lo segue per un lungo tratto poi
    scompare.

    B - (242) - 20/5/1959 - 21.00
    LIVORNO
    TESTIMONE: ALCUNE PERSONE
    AEROMOBILE: 2
    DESCRIZIONE - Avvistato “piatto volante infuocato”
    sostare nel cielo per una decina di secondi, prima di
    allontanarsi improvvisamente in verticale a velocità
    “incredibile”. “Trenta secondi dopo” un aereo
    proveniente da Pisa (poco dopo raggiunto da un altro)
    si mette ad incrociare nel punto in cui si era trovato
    l’UFO.

    Anni '60

    N - (353) - INIZI AUTUNNO 1963 - 02.00
    AL LARGO DELLE COSTE DELLA SARDEGNA
    TESTIMONE: PERSONALE U.S.N. A BORDO
    DELLA PORTAEREI U.S.S. FRANKIN D.
    ROOSEVELT
    AEROMOBILE: DUE F-4B PHANTOM II
    DESCRIZIONE - I radar di bordo della Roosevelt
    captano un’eco radar sconosciuta. Viene ordinato il
    lancio di due jet F-4B che vengono vettorati sul
    bersaglio senza tuttavia giungere ad un contatto,
    perché l’eco improvvisamente sparisce. Gli aerei
    rientrano sulla portaerei e poco dopo l’eco riappare,
    questa volta in posizione più ravvicinata.

    B - (26) - 5/10/1965 - 20.21
    ROMA
    TESTIMONE: CENTINAIA
    AEROMOBILE:
    DESCRIZIONE - Osservato da terra mentre
    attraversa il cielo romano un oggetto discoidale di
    colore rosso vivo, circondato da un alone di
    luminosità abbagliante e seguito, a qualche metro
    dalla sua parte posteriore, da una lunga scia di colore
    azzurrognolo “e dai riflessi irreali come quelli delle
    comete”. Facendo il raffronto con un aereo di linea
    in volo in quel momento a quota notevolmente
    superiore e con rotta trasversale rispetto all’UFO, un
    colonnello dell’Aeronautica ne stima il diametro
    effettivo intorno ai 25 metri e la velocità di gran lunga
    superiore a Mach 3. L’ufficiale, in accordo con altri
    testimoni, afferma inoltre che “l’ordigno si alzava ogni
    tanto in verticale per superare gli ostacoli,
    dimostrando così un comportamento intelligente”.

    B - (34) - 8/1/1966 - SERA
    NAPOLI
    TESTIMONE:
    AEROMOBILE: 2 CACCIA
    DESCRIZIONE - Un globo luminoso appare a Napoli
    a mille metri di altezza nella direzione di Capri, proprio
    poco prima che un black-out faccia piombare la città
    nel buio. Due aerei decollati da un aeroporto della
    NATO sarebbero visti sfrecciare vicino al globo (che
    poi si allontana) e poi compiere evoluzioni.

    A - (6) - 23/9/1969 - 12.15
    TOSCANA - TIRRENO
    TESTIMONE: EQUIPAGGI
    AEROMOBILE: DC-8 AZ660, TRIDENT BEA, C-119
    A.M.
    DESCRIZIONE - Alle ore 13.30 il pilota e l’equipaggio
    di un DC-8 ALITALIA (AZ 660) diretto verso il
    Nordamerica osservano un oggetto (identificato
    sommariamente come “pallone-sonda”) posizionato
    a 11.800 metri di quota sull’aerovia “Ambra 1”, in
    perpendicolare sul mare a circa dieci chilometri a
    ovest di Pisa. Subito dopo arrivano al controllo del
    traffico aereo le vivaci rimostranze del comandante
    di un Trident della Compagnia britannica BEA, che
    sostiene di aver evitato la collisione con lo stesso
    oggetto e protesta per la mancata segnalazione del
    lancio e dei possibili pericoli per la navigazione aerea.
    Altri piloti civili segnalano l’oggetto, propendendo per
    l’ipotesi più probabile quale quella del pallone di
    grandi dimensioni. Così il caso è stato considerato
    per anni, tuttavia ulteriori inchieste compiute da Pier
    Luigi Sani nel 1990 e dallo stesso Sani e da Giuseppe
    Stilo nel 1995 hanno appurato che nella stessa
    giornata, alle ore 12.15, nel cielo sovrastante Pisa
    l’equipaggio di un aereo da trasporto C-119
    dell’Aeronautica Militare avvistò un oggetto
    sconosciuto, dopo essere stato inviato a verificare
    una segnalazione proveniente dalla TWR.
    L’oggetto appariva di dimensioni notevoli, sigariforme,
    con le estremità arrotondate; le due estremità erano
    intensamente luminose di luce azzurrognola. L’aereo
    prese quota per avvicinarsi all’oggetto, che tuttavia
    cominciò a muoversi in direzione sud-ovest. Ebbe
    allora inizio un vero e proprio inseguimento, che
    terminò in un nulla di fatto.
    Non riuscendo a raggiungere l’UFO, il comandante
    del C-119 invertì la rotta per fare ritorno a Pisa.
    Ma ben presto ci si accorse che anche l’UFO aveva
    fatto la stessa cosa, andando a riposizionarsi nello
    stesso punto che occupava all’inizio
    dell’avvistamento. L’oggetto si dileguò alle 15.08 (ben
    dopo che il C-119 aveva effettuato l’atterraggio) in
    direzione sud “con un’accelerazione incredibile, a una
    velocità valutata in 3.5 Mach” (Sani).

    Anni '70

    21/9/1971 - NOTTE
    PUGLIA
    TESTIMONE: UFFICIALE PILOTA
    AEROMOBILE: TRAINER A.M.
    DESCRIZIONE - Durante un volo addestrativo
    notturno, l’aereo del testimone viene investito dall’alto
    da un fascio di luce inizialmente bianca, poi rossa e
    successivamente di altri colori. Alzando gli occhi, il
    pilota osserva un oggetto solido di enormi dimensioni
    sorvolare il suo aereo e partire poi improvvisamente
    a velocità “pazzesca”, con un’accelerazione talmente
    violenta da sembrare inimmaginabile.

    14/12/1972 - 16.47
    ROTTA FIUMICINO-PUNTA RAISI
    TESTIMONE: COMANDANTE, PILOTI
    AEROMOBILE: CARAVELLE ALITALIA AZ-122
    DESCRIZIONE - Secondo il rapporto di “Nearcollision”
    presentato dal comandante alle autorità
    aeroportuali, mentre l’aereo si trovava in fase di salita
    da FL 120 a FL 130 veniva notato un oggetto volante
    di notevoli dimensioni procedere in rotta di collisione,
    al punto che la salita veniva bruscamente interrotta
    ed anzi il pilota ai comandi effettuava un livellamento
    del volo a FL 110. Venivano inoltre accesi i fari di
    rullaggio e improvvisamente l’oggetto effettuava
    un’inversione e si allontanava ad altissima velocità
    verso sud. Chieste al radar di Roma informazioni sul
    traffico, veniva risposto che non esisteva alcun traffico
    a quella quota e che non era stata notata alcuna
    traccia sullo schermo radar.

    24/11/1973 - SERA
    CAGLIARI ELMAS
    TESTIMONE: PILOTA + MOLTI ALTRI A TERRA
    AEROMOBILE: ATI ROMA-CAGLIARI
    DESCRIZIONE - Il pilota, in volo ad una quota di
    circa 1.000 metri ed in fase di avvicinamento per
    l’atterraggio all’aeroporto di Elmas, avvista un oggetto
    luminoso procedente ad una velocità di circa 900 km/
    h e ne segnala la presenza alla TWR. Dopo alcuni
    minuti l’oggetto scompare. A Elmas altre persone al
    suolo sono testimoni dell’evento, mentre anche i
    radar dell’aeroporto avrebbero segnalato la presenza
    dell’UFO.

    (20) - 30/11/1973 - 19.00
    TORINO CASELLE
    TESTIMONE: TRE PILOTI, RADAR CASELLE E
    MORTARA
    AEROMOBILE: PIPER NAVAJO, DUE DC-9
    DESCRIZIONE - Un oggetto luminoso, apparso nei
    cieli dell’aeroporto di Caselle, viene osservato dagli
    addetti della TWR e dai piloti di un Piper Navajo in
    fase di atterraggio e di due DC-9 (AZ 325 proveniente
    da Parigi e AZ 043 in arrivo da Roma). L’oggetto
    sarebbe stato inoltre osservato da numerose altre
    persone (militari e civili) presenti a quell’ora in
    aeroporto, come pure in zone limitrofe della città. Agli
    occhi dei testimoni l’oggetto appare come un globo
    luminoso pulsante ed emanante dei bagliori di vari
    colori, dal violetto all’azzurro al rosso.
    L’oggetto viene intercettato anche dai radar di Caselle
    (gestito da personale militare) e del centro radar
    militare di Mortara: sugli schermi l’eco appare come
    un punto materiale di intensità paragonata a quella
    di un grosso velivolo della classe dei DC-8. I
    movimenti dell’oggetto sono considerati “incredibili”
    per un aeromobile convenzionale.
    Il pilota del Piper, guidato dalla TWR, insegue l’UFO
    fino a Voghera, tentando - senza riuscirci - di
    avvicinarlo.

    9/3/1974 - 22.00
    TORINO
    TESTIMONE: A. I. (COMANDANTE AEROFLOTTA
    PRIVATA FIAT) + COMANDANTE ALITALIA
    AEROMOBILE: EXECUTIVE, ALITALIA AZ 195
    DESCRIZIONE - Il pilota dell’executive, proveniente
    da Parigi, è in fase di discesa verso Torino quando
    nota di fronte a sé una massa splendente di luce
    bianca e calda. Nello stesso momento il radar di
    Milano Controllo gli segnala il medesimo traffico e
    chiede al pilota la conferma visiva. Ricevuto l’OK per
    l’inseguimento, il pilota sale a 5.400 metri di quota,
    con l’oggetto ad una distanza di circa 15 chilometri
    dal suo aereo. “Guardandolo da sotto il corpo aveva
    la forma di un tubo, ma alla sua stessa altitudine si
    presentava piuttosto come un piatto rovesciato
    multicolore, caratterizzato da anelli giallastri verso il
    bordo esterno, degradanti verso l’interno in anelli
    rossastri ed una luminosità bianca e brillante al
    centro”. L’inseguimento si protrae per 5-6 minuti,
    seguendo una rotta est-ovest verso il confine
    francese; poi, trovandosi in uno spazio aereo militare
    interdetto, il pilota è costretto a invertire la rotta e a
    tornare indietro.

    23/2/1977 - 21.00
    GIULIANOVA MARCHE (MC)
    TESTIMONE: PILOTA MILITARE
    AEROMOBILE: F-104G
    DESCRIZIONE - L’F-104G si trovava a 7.000 piedi
    di quota e aveva appena lasciato la verticale di
    Giulianova Marche in direzione di Macerata quando
    il pilota, una volta rimesso dalla virata, alzando gli
    occhi notò un’intensa luce bianca a distanza di circa
    8-900 metri leggermente a sinistra. Poco dopo
    l’oggetto si portava di fronte alla prua del jet,
    mantenendo inalterata la distanza.
    Il pilota affermò di aver osservato l’oggetto per 23
    minuti mentre il suo aereo seguiva una rotta sud estnord
    ovest. Fu solo sulle foci del Po che l’oggetto si
    allontanò, scomparendo rapidamente alla vista. Il
    pilota precisò inoltre che l’oggetto, nel tratto
    Macerata-Città di Castello, si sollevò di circa 1.000
    piedi alla quota del suo aereo e ogni tanto, nell’arco
    di 15-20 secondi, lasciava la posizione davanti
    all’aereo per affiancarlo. Avvertito il radar della base
    più vicina, il pilota ricevette l’autorizzazione
    all’intercettazione dell’oggetto, che però si risolse con
    un nulla di fatto perché l’UFO continuò a mantenere
    inalterata la distanza dall’F-104.

    27/10/1977 - 17.50Z
    CAGLIARI ELMAS
    TESTIMONE: 4 PILOTI A.L.E., PERSONALE DI
    TERRA
    AEROMOBILE: TRE ELICOTTERI A.L.E.
    DESCRIZIONE - Nei pressi dell'aeroporto militare di Cagliari Elmas
    gli equipaggi di due elicotteri dell'Aviazione Leggera dell'esercito, con a capo
    il maggiore Francesco Zoppi, involo avvista a circa 500 metri di quota
    un cerchio luminoso di colore rosso/arancio. Zoppi pensò trattarsi di luci di un aereo
    dietro il suo, ma poco dopo vide che l'oggetto si allontanò a gran velocità. Dell'altro equipaggio
    solo uno pote confermare l'avvistamento, e la torre di controllo confermo' che c'erano solo aerei in volo
    Un ora dopo pero', Zoppi avvistò per la seconda volta l'UFO, sempre vicino il suo elicottero, a quota
    1.000 metri, procedendo poi alla stessa velocita (200km/h). A questo punto Zoppi contattò la torre
    di controllo, che confermarono l'UFO avvistandolo con il binocolo, ma non con la strumentazione radar
    L'UFO rimase visibile altri 4 minuti. Dell'avvistamento confermarono l'accaduto altri testimoni atterra
    incluso il Prof. Pier Paolo Lai, che verso le 17:30, pote vedere
    un globo luminoso dirigersi verso Sarroch. Dopo la
    consegna del rapporto, anche di questo caso non si
    seppe più nulla. A seguito dell’ampia eco suscitata sulla
    stampa dalfatto, lo SMD dirama un comunicato stampa
    secondo cui “dai primi accertamenti effettuati dagli enti
    competenti è risultato trattarsi di un aeromobile impegnato
    in una normale esercitazione aerea”. Per quanto
    teoricamente accettabile, in mancanza di dati definitivi
    la spiegazione fornita appare un po’ troppo
    sibillina per poter essere considerata pienamente
    convincente.

    9/3/1978 - 19.34
    VARIE LOCALITA’ ITALIANE
    TESTIMONE: PILOTI
    AEROMOBILE: 7 AEREI DI LINEA
    DESCRIZIONE - I piloti di diversi aeromobili civili e
    militari in varie località della penisola segnalano
    l’avvistamento di un OVNI definito come “razzo verde”
    (rosso in un caso). La trascrizione dei dialoghi TBT
    tra piloti e TWR è stata rilasciata nel corso dell’anno
    dal Ministero della Difesa ad alcuni centri di ricerca
    privati sugli UFO (tra cui il CUN e il CNIFAA).

    ?/12/1978 - NOTTE
    TREVISO - PADOVA
    TESTIMONE: TRE PILOTI A.M.
    AEROMOBILE: TRE F-104
    DESCRIZIONE - Un UFO viene rilevato a vista e sugli
    schermi radar dell’aerobase di Treviso. Tre caccia
    F-104 in volo addestrativo nelle vicinanze vengono
    dirottati verso l’oggetto, ma solo due (i più vicini)
    giungono in contatto visivo e radarico, mentre il terzo
    ha solo la possibilità di seguire l’evento via radio e
    radar. L’oggetto si presenta di forma rettangolare, e
    luminoso. Poco prima di essere intercettato esso
    riparte a velocità “spaventosa”, facendo perdere le
    proprie tracce.

    - 18/6/1979 - 11.30
    TREVISO
    TESTIMONE: M.LLO PILOTA A.M., PERSONALE
    A TERRA, RADAR GCA
    AEROMOBILE: G-91R
    DESCRIZIONE - Il pilota è in fase di rientro
    all’aerobase di Treviso Sant’Angelo quando viene
    avvertito dal GCA di Istrana della presenza di un’eco
    non identificata. Avendo ancora autonomia residua,
    gli viene richiesto di indagare.
    Stabilito il contatto visivo, l’oggetto viene descritto
    come una “cisterna di carburante” di colore nero, otto
    metri di lunghezza e tre di spessore, sovrastata da
    una “cupoletta” di colore chiaro. Il G-91 (che è un
    caccia-bombardiere ricognitore ed è dotato, per
    quest’ultimo compito, di apposite macchine
    fotografiche) dispone in quel momento di parecchia
    pellicola residua, e il pilota scatta un’ottantina di
    fotografie all’oggetto misterioso.
    Nel frattempo, anche da terra il personale della base
    sta seguendo l’evento con i binocoli: qualcuno ha
    anche l’impressione di vedere una scia bluastra dietro
    l’oggetto, non vista però dal pilota.
    L’oggetto sparisce improvvisamente.
    Si saprà successivamente che l’oggetto è stato
    identificato dai fotointerpreti della base come un
    pallone di plastica nera, ma è questa una
    “spiegazione” che lascia parecchi punti oscuri a
    tutt’oggi ancora non chiariti.

    Anni '80

    ESTATE 1980 (o 1981)- 22.20
    PRESSO SARZANA
    TESTIMONE: MILITARI
    AEROMOBILE: ELICOTTERI M.M.
    DESCRIZIONE - Da un eliporto militare una
    quindicina di uomini osserva in cielo tre “barrette”
    arancioni e rosse, simili nelle dimensioni ognuna a
    un autobus, trasformarsi in un’unica “palla bianca”.
    Al riapparire della palla in un’altra direzione, due
    elicotteri AB-212 di rientro da un’esercitazione
    vengono diretti dalla TWR (che aveva scorto
    otticamente il fenomeno) sul corpo volante. Uno dei
    due velivoli segue a lungo l’UFO, che sembra quasi
    giocare a rimpiattino con esso, tra soste e brucianti
    accelerazioni. Anche la TWR dell’aeroporto di Pisa,
    avvertita, vede otticamente sia l’elicottero che l’UFO,
    e “invia un aereo sul posto”. L’elicottero deve poi
    rientrare per penuria di carburante.

    Anni '90

    24/4/1990 - 08.15
    LATINA
    TESTIMONE: DUE PILOTI MILITARI
    (ISTRUTTORE E ALLIEVO)
    AEROMOBILE: ADDESTRATORE A.M.
    DESCRIZIONE - Durante un volo addestrativo i due
    piloti avvistano un oggetto volante di forma sferica,
    che da una quota di circa 1.000/1.500 metri si porta
    velocemente alla stessa quota del velivolo (2.500
    metri). Ogni tentativo effettuato di avvicinarsi
    all’oggetto risulta vano, in quanto lo stesso mantiene
    costante la propria distanza dal velivolo militare con
    sorprendenti accelerazioni istantanee.
    L’avvistamento si protrae per circa 5 minuti,
    dopodichè l’oggetto sparisce improvvisamente con
    una forte accelerazione.

    15/6/1993 - 12.00
    AEROPORTO DI PESCARA
    TESTIMONE: EQUIPAGGIO (4) VIGILI DEL FUOCO
    AEROMOBILE: ELICOTTERO AGUSTA B.412
    DESCRIZIONE - Mentre l’elicottero sta compiendo
    un volo addestrativo, ad un’altezza dal suolo di circa
    600 metri, un oggetto non identificato entra in rotta
    di collisione e solo una rapida manovra evita
    l’incidente. L’oggetto viene descritto dai testimoni
    come avente un’altezza di metri 1,30 circa, con
    sembianze simili ad un piccolo scafandro con un
    globo a mo’ di testa di diametro di circa 50 cm con
    abbozzati arti inferiori di colore giallo ocra e con ben
    visibili due “occhi” grandi e ovoidali, con due borse
    che davano l’impressione essere arti superiori in
    posizione di avvolgimento alla cintura.
    L’avanzamento era veloce e sicuro, sempre
    verticalizzato, e lo “sguardo” rivolto nella direzione
    dell’elicottero.
    Dopo qualche secondo, l’oggetto si allontana
    velocemente (circa 3-400 km/h) e, rivolgendo la
    “schiena”, si nota un’antenna di forma trapezoidale.

    9/2/1994 - 15.50
    CISTERNA LATINA
    TESTIMONE: PILOTA E ALLIEVO
    AEROMOBILE: SF-260 A.M.
    DESCRIZIONE - Avvistato oggetto dall’apparenza di
    “doppio guscio biconvesso di colore verde brillante
    nella parte superiore e grigio nella parte inferiore”.
    La dimensione stimata appare di circa 2 metri di
    larghezza e la metà di spessore; nella parte ventrale
    si notano inoltre due piccoli particolari simmetrici
    triangolari di colore chiaro a forma di ventaglio,
    vagamente paragonabili alle ciglia di un ugello di
    scarico. Inizialmente il pilota nota l’oggetto sulla sua
    destra e compie una manovra per raggiungerlo.
    Quando, trovandosi ai limiti della stabilità
    aerodinamica e ormai in stallo accelerato, il pilota
    decide di interrompere l’inseguimento, dopo alcuni
    istanti l’oggetto torna a sorvolare trasversalmente il
    piccolo aereo: il pilota tenta allora un nuovo
    inseguimento, ma l’oggetto vira bruscamente in
    direzione dell’SF-260. Dopo quest’ultima manovra
    l’UFO scompare definitivamente alla vista.

    4/7/1998 - 17.42
    10 MIGLIA A EST DELL’AEROPORTO DI FORLI’
    TESTIMONE: DUE
    AEROMOBILE: CESSNA C-172
    DESCRIZIONE - Un congegno non identificato di
    apparenza metallica fusiforme attraversa la rotta
    dell’aereo «alcune migliaia di piedi più in alto con
    velocità sicuramente supersonica». L’oggetto, di
    dimensioni apparentemente ridotte, rivela la propria
    presenza solo in virtù di un potente riflesso metallico
    provocato dal Sole ormai nella parte bassa
    dell’orizzonte a ovest, riflesso che subito scompare
    come provocato da una specie di rotazione sull’asse
    del congegno («avvitamento attorno all’asse di
    simmetria longitudinale») rendendo il congegno
    stesso praticamente invisibile sullo sfondo del cielo.
    Pochi secondi dopo il riflesso si ripete. La
    spiegazione più probabile dell’avvistamento,
    avanzata da uno dei testimoni - esperto in tecnologie
    e tematiche aeronautiche - è quella di un piccolo
    velivolo militare in volo a quota medio-alta.

    Negli anni 2000 ci sono come minimo 163 casi, tra cui uno particolarmente interessante. 13 giugno 2003: Comandante e secondo pilota di un volo Alitalia, Napoli-Milano, osservano un oggetto discoidale venire loro incontro. Poco prima della collisione diretta, l'UFO si muove a circa 30 metri sotto l'aereo, per poi sparire in cielo. I due piloti affermano che durante il passaggo dell'UFO sotto il velivolo, si è sentita una sorta di vibbrazione dal muso dell'aereo, fino alla coda.

    Un altro caso interessante è quello che ha coinvolto un volo Alitalia AZ284, da Lineate a Londra. Mentre il velivolo aveva già cominciato la discesa e si trovava a 22.200 piedi il Comandante Zaghetti avvista un oggetto, avverte immediatamente il suo Primo Ufficiale, ed entrambi osservano per 3-4 secondi un oggetto molto simile ad un missile ma senza alcuna fiamma o gas di scarico, che li oltrepassa più in alto di circa 300 metri, procedendo su una rotta opposta a quella dell'aereo (che era circa 320 gradi).
    L'operatore del controllo radar, interrogato appena l'oggetto ha oltrepassato l'aereo, afferma di avere sul suo schermo una eco sconosciuta a circa 10 miglia nautiche dietro l'aereo.
     
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